This must be the place...un viaggio, un uomo e molte storie
USCITA CINEMA: 14/10/2011
REGIA: Paolo Sorrentino
SCENEGGIATURA: Paolo Sorrentino, Umberto Contarello
ATTORI: Sean Penn, Judd Hirsch, Frances McDormand, Kerry Condon, Eve Hewson,Joyce Van Patten, David Byrne,
FOTOGRAFIA: Luca Bigazzi
MONTAGGIO: Cristiano Travaglioli
MUSICHE: David Byrne
PRODUZIONE: Indigo Film, Lucky Red, ARP Sélection, Element Pictures, Pathé, Irish Film Board, Section 481, Eurimages Council of Europe
DISTRIBUZIONE: Medusa
PAESE: Francia, Italia, Irlanda 2011
GENERE: Drammatico
DURATA: 118 Min
Sorrentino e Sean Penn dalla provincia irlandese a quella americana per compiere un viaggio di crescita e scoperta.
La prima domanda che viene in mente all’inizio di This must be the place è: Che ci fa una star del rock con capello cotonato e cerone in giro per il centro commerciale di una cittadina di provincia, con tanto di carrellino della nonna?
La spesa tutto qua!
Cheyenne è una rock star che non suona più da vent’anni ma non riesce ad uscire dal suo personaggio dark.
Noia e tedio di vivere una vita senza più stimoli perché piena di tutto quello che si possa desiderare, almeno all’apparenza.
Qual è il problema? cosa ha portato un uomo a diventare così annoiato della vita?
Le risposte le troveremo, ma con calma.
Scopriremo il Cheyenne amico, che aiuta un ragazzino a conquistare la sua bella ma che riesce a stare vicino ad un amica che non sa spiegarsi la scomparsa di un figlio a cui stava troppo stretta la realtà di provincia.
Scopriremo l’uomo innamorato che venera, a modo suo, la donna che gli sta vicino da 30anni.
Scopriremo il figlio, eterno 15enne che non accetta il confronto con il padre, neanche dopo la morte.
Scopriremo come la ricerca di un rapporto filiale può avvenire anche dopo la morte, probabilmente per tornare alla vita.
Un lungo viaggio alla ricerca di un probabile fantasma porta l’uomo a scavare dentro se.
La ricerca di una vendetta per ritrovare se stessi.
Il rimpianto e il rimorso, la rivincita e la rinascita.
Tanti i personaggi interessanti e le sfaccettature umane che scopriamo, vediamo adolescenti inquieti e anziani impauriti. Uno spaccato della società moderna che lascia spazio a mille interpretazioni.
Paesaggi e musica ci accompagnano in un crescendo emozionale, dal verde dell’Irlanda al bianco dell’nord America passando per il verde del new Mexico e la frenetica New York.
Li motivo della svolta è the passanger di Iggy Pop
Oh the passenger
He rides and he rides
He sees things from under glass
He looks through his window side
He sees the things that he knows are his
He sees the bright and hollow sky
He sees the city sleep at night
He sees the stars are out tonight
And all of it is yours and mine
And all of it is yours and mine
So let's ride and ride and ride and ride
Quasi 2 ore di film con tempi scanditi per lasciare il tempo di pensare.
Battute che lasciano il segno per la loro semplicità e immediatezza.
potrebbe essere un piccolo capolavoro nato da una collaborazione internazionale e da un ottimo regista e pochi ma significativi attori.
una delle battute più toccati di tutto il film è:“so che non è vero, ma è carino che tu me lo dica”.
spesso basta poco per migliorare la giornta o la vita a qualcuno.